Il countdown per il primo lunedì di maggio è ormai agli sgoccioli: sebbene non si tratti di una festività o giornata sacra – come potrebbe suonare – il Met Gala è indubbiamente una serata dall’alta carica rituale. Evento faro di glamour, cultura e filantropia definito con ragione «la notte più importante della moda», riunisce e fa sfilare un eclettico mix di luminari provenienti non solo dal fashion system, ma anche dallo spettacolo e dell’alta società, per raccogliere fondi destinati al prestigioso Costume Institute.

Tuttavia, il patinato evento non ha sempre avuto lo stesso format, né tantomeno l’eco mediatica odierna. Come, quindi, il Met Gala è passato dallo status di semplice raccolta fondi a quello di ricevimento più mondano, fotografato e condiviso di sempre, paragonabile solo alla premiazione degli Oscar?

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A svelarne gli arcani ci pensa Kristen Bateman, scrittrice di New York, nel libro Fashion’s Big Night Out. L’autrice racconta nel dettaglio, accompagnata da splendide immagini storiche e contemporanee e dalla prefazione di Jeremy Scott, l’evoluzione del Met Gala dal 1948, quando la visionaria pr Eleanor Lambert ne concepì l’idea. Da quel momento la luccicante serata ha attraversato luoghi, a partire dalle sontuose sale del Waldorf Astoria sino alle venerabili mura del Metropolitan Museum of Art stesso, ma anche e soprattutto forme di comunicazione diverse. Tra le pagine del libro infatti, oltre ai look, designer e momenti più memorabili – così come quelli caduti ingiustamente nell’oblio – si ripercorrono gli anni in cui alle redini dell’evento c’era la mitica editor Diana Vreeland, per poi passare all’era, tutt’ora in corso, di Anna Wintour.

Grazie a Vreeland, dal 1972 al 1989 il Met Gala iniziò a presentare alcuni dei tratti fondamentali che lo rendono ciò che è oggi, tra cui la scelta di un tema centrale che legasse la mostra del Costume Institute e la serata inaugurale, ma anche la partecipazione delle star e socialite più influenti, come Jackie Kennedy o Elizabeth Taylor. Eppure, è la guida di Wintour dagli anni ’90 in poi che ha reso il Met Gala l’evento opulento e «irraggiungibile» che conosciamo: basti pensare che, se nel 1998 un biglietto per il ricevimento costava attorno ai 2mila dollari, oggi non si potrebbe acquistare sotto i 50mila dollari. Queste e tante altre curiosità nel libro Fashion’s Big Night Out, ora disponibile nelle librerie e online, di cui abbiamo discusso con l’autrice Kristen Bateman.

Jackie Kennedy al Met Gala 1977. Getty Images

Jackie Kennedy al Met Gala, 1977. Getty Images

Ron Galella/Getty Images

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