Con circa il 60% dei voti Claudia Sheinbaum Pardo, 62 anni, una scienziata prestata alla politica, è diventata la prima donna presidente nella storia del Messico. Vi racconteremo presto, qui, la sua storia eccezionale. Ma intanto vogliamo offrirvi questo contributo, un articolo che la Pardo ha scritto per El Correo Illustrado prima di vincere l’elezione. Lei, di famiglia ebrea, ha proposto questa riflessione intitolata “Salvare il mondo che oggi si chiama Gaza”. Ascoltiamola.
“Vengo da una famiglia ebrea e sono orgogliosa dei miei nonni e dei miei genitori. Mia nonna paterna, esiliata dalla Lituania per motivi economici e razziali, arrivò in Messico con parte della sua famiglia nella seconda decade del XX secolo. Mio nonno paterno arrivò in Messico più o meno nello stesso periodo, anche lui esule dalla Lituania, per motivi politici e razziali: era ebreo e comunista.
I miei nonni materni vennero in Messico in fuga dalla persecuzione nazista. Sono stati salvati per miracolo. Molti dei miei parenti di quella generazione furono sterminati nei campi di concentramento. Entrambe le famiglie decisero di fare del Messico la loro patria. Sono cresciuta come messicana. Amo la sua storia e la sua gente. Sono messicana ed è per questo che lotto per il mio Paese. Non posso e non voglio negare la mia storia, farlo sarebbe, come dice León Gieco, negare l’anima della vita. Ma sono anche cittadina del mondo, per la mia storia e perché penso che debba essere così.
Mi riferisco, ovviamente, a uomini e donne libertari, umanisti, non razzisti che lottano per la pace… “Imagine”, come scriveva John Lennon. Pertanto, a causa della mia origine ebraica, a causa del mio amore per il Messico e perché mi sento cittadina del mondo, condivido con milioni di persone il desiderio di giustizia, uguaglianza, fraternità e pace, e quindi non posso che vedere con orrore le immagini dei bombardamenti statali israeliani a Gaza… Nessuna ragione giustifica l’uccisione di civili palestinesi… Niente, niente, niente, può giustificare l’omicidio di un bambino. Per questo motivo mi unisco al grido di milioni di persone in tutto il mondo che chiedono un cessate il fuoco e il ritiro immediato delle truppe israeliane dai territori palestinesi. Come ha detto in una recente lettera Alberto Szpunberg, poeta argentino: “Si tratta di questo: salvare un mondo, questo mondo unico e angosciato in cui tutti abitiamo, che appartiene a tutti e che oggi si chiama Gaza”.
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Claudia Sheinbaum Pardo
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