diPiero Rossano
La premier: «È uno che passa il suo tempo a insultare gli altri. Qual è il messaggio? Che le donne sono deboli? Io non lo sono». E alla leader pd dice: «Quando poteva difendermi non l’ha fatto»
«Un signore che passa la sua giornata a fare sproloqui perché evidentemente non ha di meglio da fare e se la prende più o meno con tutti, ma non ha mai usato una parola del genere con nessun altro». Giorgia Meloni torna in serata sul caso del saluto a Vincenzo De Luca in occasione della sua visita a Caivano. Lo fa nel corso di “Dritto e rovescio” su Rete 4 e al presidente della Regione Campania non è disposta a concedere sconti. Così come alla leader del Pd, Elly Schlein: «Non ha coraggio, come leader e come donna», accusa la premier.
Il «ring» di Caivano
La polemica a distanza tra presidente del Consiglio e governatore della Campania riprende dunque tono dopo quando accaduto ieri l’altro tra i due al Parco Verde, dove si erano incontrati in occasione della riapertura del centro sportivo teatro delle violenze sessuali su due cuginette di 10 e 12 anni nel 2023 e completamente ristrutturato nel giro di 9 mesi nell’ambito del Decreto Caivano. In questa occasione Meloni si era fatta incontro a De Luca e l’aveva salutato in modo caustico: «Buongiorno presidente, sono quella stronza della Meloni. Come sta?». Una reazione, quella della premier, in risposta a quanto avvenuto in febbraio a Roma quando fu il governatore campano a sdoganare l’epiteto nei suoi confronti in occasione della manifestazione dei sindaci campani. Accadde a microfoni spenti ma l’episodio fu comunque catturato dalle telecamere di La7.
«Rifarei quella cosa cento volte»
«Qual è il messaggio che noi stiamo dando? Che le donne si possono insultare liberamente perché sono deboli?», dice stasera in televisione Meloni. «Le donne non sono deboli, io non sono una persona debole, sono deboli i bulli, sono deboli quelli che fanno i gradassi alle spalle, ma quando li affronti, come ho fatto io e come si è visto, i gradassi non li fanno più. E allora io rifarei quella cosa cento volte, non solo per me, ma per tutte le donne che si pensa di poter insultare liberamente». In realtà, come ha spiegato l’indomani De Luca, lui non si era «accorto» di quello che Meloni gli aveva detto: «L’ho scoperto dai social nel pomeriggio: in quel modo ha svelato la sua nuova e vera identità», è stato il commento del governatore.
L’affondo contro la leader dem
«È finito il tempo nel quale le donne subiscono i bulli, è finito – continua Meloni a “Dritto e rovescio” – Sveglia femministe, sveglia femministe. Perché sono le battaglie che una volta facevate voi. Sveglia!». Quindi le stoccate alla segretaria del Partito Democratico. «Oggi dice a me “la Meloni si commenta da sola”. Si commenta da solo il fatto che Schlein non riesce ad avere il coraggio che ci si aspettava da lei di cambiare le cose, il coraggio come leader e il coraggio come donna, perché qui sì c’è anche una questione femminile», l’accusa della premier. «C’è una cosa secondo me che capiscono le persone e fa finta di non capire la sinistra: che io sono stata insultata e mi sono banalmente difesa – aggiunge la premier -. La sinistra, che quando sono stata insultata non ha ritenuto di dover dire mezza parola, adesso si indigna perché mi sono difesa senza insultare nessuno: è vergognosa». La conclusione di Meloni è: «Da quando noi siamo al governo la sinistra sta tirando fuori la sua vera natura, di persone che usano due pesi e due misure su ogni cosa, e ritengono di essere superiori agli altri e di avere maggiori diritti degli altri».
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30 maggio 2024 ( modifica il 3 giugno 2024 | 14:23)
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