Un tour italiano con soste a Prato e Firenze ha permesso di studiare il modello delle filiere della moda, in una regione dove i grandi brand francesi del lusso trovano parte della loro catena di fornitura. Olivia Grégoire, ministro delegato delle piccole e medie imprese, del commercio, dell’artigianato e del turismo della Francia, ha visitato gli stabilimenti Beste a Prato e Cantagallo, incontrando anche i rappresentanti nazionali e regionali di Cna Federmoda a Firenze.

La sfida del passaggio generazionale

“In Francia, entro 10 anni, circa 400mila imprese dovranno affrontare il passaggio generazionale, una sfida strategica fondamentale per l’economia francese ed europea”, ha dichiarato Grégoire, in visita per tre giorni in Italia per preparare il Piano moda della strategia nazionale francese. Il piano mira a sostenere nuove marche con alto potenziale, migliorare la competitività della filiera e affrontare le sfide dell’innovazione.

Prima di partire per Milano, Grégoire ha osservato che a Firenze la missione si concentra sulla manifattura e l’artigianato tessile, per comprendere come i distretti locali contribuiscano alla forza industriale, come le Pmi affrontino criticità come inflazione e costi delle materie prime ed energia, e come sensibilizzare giovani e anziani al passaggio generazionale.

“Più forti della Francia, ma manca la politica industriale”

“In Francia non esiste un sistema manifatturiero forte come il nostro in termini di numeri e aziende”, ha affermato Marco Landi, presidente nazionale di Cna Federmoda. “Abbiamo una tradizione legata al territorio e un sistema di relazioni grazie alle dimensioni aziendali, con tante piccole imprese che svolgono funzioni specifiche.”

Tuttavia, in termini di politica industriale per le Pmi, “la Francia sta cercando di fare qualcosa”, ha sottolineato Landi. “Noi, con un settore più forte, dovremmo avviare una vera politica industriale. Le flessioni di mercato e l’azione dei grandi gruppi che creano filiere interne richiedono un adattamento. Bisogna trovare soluzioni per rendere le aziende competitive: con reti, aggregazioni, crescita aziendale e maggiori sbocchi sul mercato.”

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